lunedì 15 gennaio 2024

Post Speciale - La biografia di Francesco Genovese

 


Biografia -Il Maestro Francesco Genovese (Baucina 13/08/1894 – 26/07/1992), figlio di Alfonso, ufficiale postale e organista alla chiesa madre di Baucina e di Maria Taibi.
E’ l’ultimo figlio di una numerosa famiglia.
Il piccolo Francesco viene a contatto con il mondo della musica all’età di cinque anni apprendendo dal padre le prime nozioni sulla teoria musicale.
Dal maestro e compositore Pietro Marincola, in quel periodo direttore della banda di Baucina, viene indirizzato presso la scuola del maestro Antonio Cuti a Ciminna.
All’età di 15 anni il cugino Antonio Genovese, professore di Contrappunto e Armonia presso il Reale Conservatorio di Palermo e di Firenze, lo iscrive al conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo. Nel 1912 si diploma in tromba e due anni più tardi in strumentazione per banda, sempre con il massimo dei voti nel tempo in cui era Direttore dello stesso Conservatorio il Maestro Francesco Cilea. Durante il 1° Conflitto bellico Mondiale, Francesco Genovese è chiamato alle armi come Ufficiale e precisamente col grado di Tenente.
Al fronte fonda e dirige una Banda Militare ed inoltre ha il grande onore di trascrivere in musica e far eseguire per la prima volta l’inno: “Canzone del Monte Grappa”, cantato in coro da oltre ventimila soldati italiani, scritta dal Generale Emilio De Bono, considerato l'autore del testo, e dal Capitano Antonio Meneghetti, considerato l'autore della musica.
Il M° Francesco Genovese, di ritorno dalla 1^ Guerra Mondiale si prodiga con impegno nella ricostituzione di una banda musicale sciolta a causa del predetto evento bellico.
Successivamente Francesco Genovese si reca a Roma, dove frequenta la scuola di perfezionamento del celebre compositore Alessandro Vessella e del M° Carlo Graffeo, in quegli anni conosce alcuni nomi celebri del panorama musicale, quali: Ernesto Abbate e i più noti Pietro Mascagni ed Arturo Toscanini. Al suo ritorno a Baucina riprende l’attività musicale con il complesso bandistico di Baucina. Agli inizi degli anni ’60, Francesco Genovese collabora con il M° Nino Rota e il Regista Luchino Visconti per la rielaborazione musicale del famoso brano il “Ballo delle Zingarelle” tratto dall’opera “Traviata” di Giuseppe Verdi da adattare all’esecuzione di una fanfara di massimo 15 elementi, il brano in questione è stato inserito nel celebre film “Il Gattopardo”. Dalla metà degli anni ’50 fino al 1968 il paese di Baucina è sprovvisto della Banda musicale ed è proprio nel 1968 che grazie all’opera del parroco Don Giuseppe Callari, da poco arrivato a Baucina e dell’inossidabile maestro Francesco Genovese che la banda “rifiorisce” a nuova vita. A Baucina ha alternato sino alla morte l’attività di maestro e compositore a quella di amministratore comunale (ricoprì la carica di vicesindaco) e a quella di instancabile divulgatore musicale, avviando allo studio della musica centinaia di giovani locali.
Alcuni di questi hanno anche intrapreso una brillante carriera di strumentisti.
La sua lunga e laboriosa vita si è spenta a quasi cento anni il 26-07-1992.
Ai suoi funerali parteciparono, oltre alla locale banda che frattanto gli era stata intestata, 5 altre bande musicali provenienti da vari paesi della provincia di Palermo, accorse a dare l’ultimo saluto a colui che alla musica aveva donato tutta la sua vita.
La fama del maestro Genovese ha varcato le soglie della sua piccola Baucina, grazie alla sua prolifica e qualificata attività di compositore: oltre duecento sono le sue composizioni per banda, sempre apprezzate per la loro elevata fattura, varie composizioni di carattere sacro tra cui una suggestiva “Messa cantata per coro a ritmo misurato”.
Nel 2008 il Comune di Baucina con il patrocinio della Regione Siciliana, Assessorato e Beni Culturali e Pubblica Istruzione ha istituito un Concorso Bandistico Regionale in memoria del Maestro Francesco Genovese. La suddetta manifestazione si tiene a Baucina nel mese di settembre nei giorni che precedono la festa di Santa Fortunata.


Autore della biografia : Francesco Staropoli

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