Biografia. - Giuseppe Bellisario (1902 - 1973). Nato in una modesta famiglia del popolo licatese, dopo aver completato gli studi ginnasiali presso il modesto Ginnasio "Giovanni Falcone", conseguì il diploma in "Composizione e Strumentazione per Banda" presso il Conservatorio Musicale di Palermo. Iniziò la sua carriera come direttore dell'orchestra "Armonia" di Licata e successivamente (1929) assunse la direzione della Scuola Musicale Comunale di Ispica. Durante il suo periodo al Conservatorio di Palermo, ebbe l'opportunità di seguire le lezioni del rinomato maestro Alessandro Vessella. Nonostante le sue responsabilità come direttore della Scuola Musicale Comunale e dell'orchestra, oltre che insegnante presso l'Avviamento Musicale di Ispica, Bellisario continuò a coltivare e perfezionare le sue doti compositive, raggiungendo livelli straordinari per l'epoca. Intorno al 1935-1936, durante un soggiorno di Pietro Mascagni in Sicilia, Bellisario ebbe l'opportunità di incontrare casualmente il celebre compositore prima a Noto e poi a Ispica, presso il convento dei frati minori. In quell'occasione, il Comune di Noto lo chiamò a dirigere l'orchestra in presenza di Mascagni. Questo incontro si ripeté quando Mascagni visitò Ispica, permettendo a Bellisario di stringere amicizia con l'autore di "Cavalleria Rusticana". In seguito, ricevette la medaglia d'oro da Vittorio Emanuele III attraverso la Casa Musicale di Palermo per la sua composizione "Gioventù Italica". La sua abilità compositiva fu fortemente influenzata dalla musica d'opera dell'Ottocento, prendendo ispirazione dalle opere di Donizetti, Bellini, Rossini e Verdi. I suoi principali obiettivi musicali includevano la chiarezza del fraseggio, l'accentuazione delle singole voci contrappuntistiche e l'espressione timbrica. Nelle numerose marce funebri, le forme erano ispirate alla tradizione drammatica dell'opera romantica, con slanci ed accenti drammatici di notevole valore espressivo. Nel 1926, Bellisario contrasse matrimonio con Rosa Incorvaia, dalla quale ebbe sette figli, tra cui spicca il compositore e direttore d'orchestra Angelo Bellisario e l'ex-sindaco di Ispica Quinto Bellisario. Il Maestro si spense a Milano nel 1973 durante un'operazione alla gola. Sulla sua tomba sono incise le note iniziali della sua celebre marcia funebre "SS. Cristo alla Colonna".

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