Biografia - Giuseppe Manente (1867 - 1941), nato in un ambiente ricco di tradizione musicale, ricevette i primi insegnamenti musicali da suo padre Liborio, il quale dirigeva la Banda Civica di Sorrento e la Banda Musicale di Guglionesi. La sua passione per la tromba si sviluppò presso quest'ultima banda, dove divenne un abile trombettista. Proseguì i suoi studi strumentali con il maestro Domenico Gatti e si immerse nell'armonia, nel contrappunto e nella composizione con i maestri G. Guarro e Camillo De Nardis presso il Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli. Ulteriori esperienze di studio arricchirono il suo percorso, includendo periodi di formazione al Conservatorio Reale di Madrid con Emilio Serrano e successivamente all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma con Cesare De Santis. Nel 1889, Manente si distinse vincendo il concorso per il ruolo di Capomusica della banda del 60º Reggimento Fanteria a Novara. Con questa banda, partecipò a concerti di rilievo durante l'Esposizione Nazionale di Torino nel 1900. Nel 1902, diresse con successo l'orchestra del Palazzo Reale di Torino in un concerto che presentava le sue stesse composizioni, sotto il patrocinio del re Vittorio Emanuele III e della famiglia reale. Nel 1905, assunse il ruolo di Capomusica della banda del 3º Reggimento Fanteria a Pistoia e diresse anche la banda del 43º Reggimento Fanteria. Il 1910 vide Manente rispondere alla richiesta del Ministero della Difesa di comporre i "Frammenti Musicali per uso della ginnastica dei Reggimenti di Fanteria di Linea". Nel 1911, su ulteriore richiesta ministeriale, fu nominato Capomusica della banda del 2º Reggimento Granatieri a Roma. Con questa banda, nel 1918, tenne una serie di concerti a New York, mentre nello stesso anno si esibì anche a Parigi, Londra e Bruxelles, partecipando alle celebrazioni della vittoria. La sua carriera si estese oltre i confini nazionali, e nel 1921 fu chiamato in Egitto dal re Fouad I per dirigere la banda delle Guardie Reali, rimanendo in questo incarico fino al 1924. Successivamente, vinse il ruolo di direttore della neo-costituita Banda della Guardia di Finanza nel 1924, debuttando con un concerto a Piazza Colonna a Roma il 25 aprile 1925. Manente non si limitò al mondo militare, dirigendo anche bande civili a Lucca, Pescia e Montecatini Terme. Fu anche direttore artistico delle edizioni Adolfo Lapini di Firenze e contribuì come critico per diverse riviste musicali, tra cui Il Plettro di Milano, Vita Mandolinistica di Bologna e L'Estudiantina di Parigi. La sua produzione musicale fu vastissima, con oltre 800 pubblicazioni per banda, sia come compositore che come trascrittore. Oltre a marce militari, sinfonie e pezzi caratteristici, Manente compose anche un'opera in un atto intitolata "Alla Regata" e un'operetta chiamata "Il Paradiso dei Cigni". La sua versatilità si estendeva anche alla musica da camera, alla musica vocale e a composizioni per strumenti a plettro e a pizzico, molto popolari all'epoca. Le sue opere per orchestra a plettro godono ancora di grande popolarità in Giappone.
Giuseppe Manente si spense a Roma il 18 maggio 1941 e fu sepolto accanto alla moglie Ida Visdomini nel cimitero di Guglionesi, dove la città gli ha dedicato una via in segno di riconoscimento per il suo contributo alla musica.

 
Nessun commento:
Posta un commento